discinesia scapolare

Discinesia scapolare: Cos’è e come trattarla?

La discinesia scapolare è un disturbo caratterizzato da un movimento anomalo della scapola, l’osso che forma parte superiore della spalla, durante le attività dell’articolazione gleno-omerale, che è l’articolazione principale della spalla. Questa condizione si manifesta quando la scapola non segue il suo normale percorso di movimento durante l’uso del braccio, causando potenzialmente disagio o dolore.

Nel corso degli anni, gli esperti hanno osservato che la discinesia scapolo omerale può essere associata a diverse condizioni dolorose della spalla. Questo legame è stato esplorato principalmente attraverso l’ottica biomeccanica, che studia il movimento del corpo umano e come le diverse parti interagiscono durante il movimento. La disfunzione nella cinetica scapolare può quindi avere ripercussioni non solo sul movimento stesso, ma anche sulla salute generale dell’articolazione della spalla.

Inoltre, si è sostenuto che la discinesia scapolare potrebbe ridurre l’efficienza del complesso articolare della spalla. Questo significa che le persone con discinesia scapolo omerale potrebbero sperimentare una riduzione della forza, della stabilità e dell’ampiezza di movimento nella spalla, influenzando la capacità di eseguire attività quotidiane o specifici movimenti sportivi. Esploreremo in questo articolo le cause, i sintomi e il trattamento della discinesia scapolo-toracica.

Discinesia scapolare: Cause

La discinesia scapolare è caratterizzata da un’anomalia nella posizione o nel movimento della scapola durante l’uso dell’articolazione gleno-omerale. Il termine “discinesia” descrive una deviazione dal controllo motorio normale, che può avere diverse origini, sia strutturali come lesioni alla clavicola, cifosi toracica o instabilità dell’articolazione acromion-claveare, sia neurologiche, come paralisi del nervo accessorio spinale o del nervo toracico lungo, oppure in seguito a lesioni tendine di spalla.

Questo disturbo può essere influenzato anche da problemi nei tessuti molli, come la rigidità del piccolo pettorale o del capo breve del bicipite, che possono portare a un’inclinazione anteriore e protrazione della scapola. Alcuni soggetti con discinesia scapolo-toracica possono anche presentare un deficit di rotazione interna gleno-omerale.

Cosa si intende per “posizione normale della scapola”? E quale movimento o posizione dovrebbe avere la scapola in condizioni ritenute “normali”? Per rispondere alcuni autori hanno tentato di classificare la discinesia scapolo toracica in quattro tipi principali:

1. Tipo 1: caratterizzato da una prominenza dell’angolo infero-mediale della scapola con perdita di controllo orizzontale;

2. Tipo 2: dove si nota la prominenza di tutto il margine mediale della scapola;

3. Tipo 3: con il bordo superiore della scapola rimanente elevato e con un movimento anteriore;

4. Tipo 4: che presenta una simmetria scapolare, mantenendo una rotazione simmetrica anche durante il movimento.

Il concetto di una posizione “normale” della scapola a riposo è complesso e soggetto a dibattito nella comunità scientifica e medica. Questo perché la scapola, essendo un osso fondamentale nell’anatomia della spalla, presenta una grande varietà di posizioni e movimenti che possono essere considerati normali a seconda del contesto individuale. Ecco alcuni aspetti chiave da considerare:

1. Variabilità Individuale: Ogni persona ha una struttura ossea, muscolare e connettiva unica, il che significa che ciò che è normale per un individuo potrebbe non esserlo per un altro. La posizione a riposo della scapola può variare notevolmente tra le persone senza che ciò indichi necessariamente una patologia.

2. Influenza della Postura: La postura generale di una persona influisce sulla posizione della scapola. Ad esempio, persone con postura inclinata in avanti o con una cifosi toracica potrebbero avere una posizione scapolare diversa rispetto a quelle con una postura più eretta.

3. Fattori Muscolari: I muscoli che circondano la scapola, come i muscoli deltoide, trapezio e romboidi, influenzano la sua posizione. Debolezza, tensione o squilibri muscolari possono alterare la posizione scapolare “normale”.

4. Attività e Movimento: Atleti o persone che svolgono lavori fisicamente esigenti possono sviluppare una posizione scapolare che differisce da quella di persone meno attive. Questo è dovuto all’adattamento del corpo alle sollecitazioni specifiche dell’attività.

5. Età e Cambiamenti Fisiologici: Con l’invecchiamento, possono verificarsi cambiamenti nella postura e nella muscolatura che influenzano la posizione della scapola.

6. Ricerca e Studi: Studi e ricerche hanno cercato di stabilire una “norma” per la posizione scapolare, ma questi sforzi sono complicati dalla varietà di fattori sopra menzionati. Gli studi spesso si concentrano su misurazioni medie o su intervalli di normalità piuttosto che su una posizione unica e definitiva.

7. Valutazione Clinica: Nella pratica clinica, la valutazione della posizione scapolare è spesso relativa piuttosto che bas ata su standard fissi. I professionisti della salute, come fisioterapisti e medici ortopedici, tendono a valutare la posizione scapolare nel contesto della funzionalità generale del paziente, della presenza di dolore o limitazione nel movimento, e della complessiva salute muscolo-scheletrica.

La mancanza di un consenso unanime sulla posizione “normale” della scapola a riposo deriva dalla complessità della biomeccanica del corpo umano e dalla vasta gamma di variazioni individuali. Pertanto, la valutazione della scapola e la diagnosi di eventuali disfunzioni si basano su un’attenta analisi clinica che considera l’individuo nel suo insieme, piuttosto che su criteri rigidi e universali. Questo approccio olistico è fondamentale per fornire trattamenti e interventi personalizzati e efficaci.

discinesia scapolo-toracica

Sintomi di discinesia scapolare

La discinesia scapolare può manifestarsi con una serie di sintomi e segni, che variano a seconda dell’individuo e della gravità della condizione. I sintomi principali includono:

1. Movimento Anormale della Scapola: Il sintomo più evidente è il movimento anomalo o irregolare della scapola durante l’uso del braccio, come sollevare oggetti o compiere movimenti sopra la testa. Questo può includere una rotazione eccessiva, uno spostamento laterale, o un sollevamento anomalo della scapola.

2. Dolore alla Spalla: Molti pazienti con discinesia scapolare sperimentano dolore nella regione della spalla, che può variare da un lieve disagio a un dolore acuto. Il dolore può essere più evidente durante movimenti specifici o dopo un’attività che coinvolge l’uso intensivo del braccio.

3. Ridotta Forza e Mobilità: La discinesia scapolare può limitare la forza e l’ampiezza di movimento della spalla. I pazienti potrebbero avere difficoltà a sollevare il braccio o a portare a termine movimenti che richiedono una coordinazione precisa tra braccio e scapola.

4. Fatica Muscolare: A causa della disfunzione nel movimento, i muscoli intorno alla scapola e alla spalla possono affaticarsi più rapidamente. Questo può portare a una sensazione di stanchezza o debolezza nella zona della spalla.

5. Alterazioni Visibili: In alcuni casi, è possibile osservare visivamente la discinesia scapolare, soprattutto durante movimenti specifici. La scapola può apparire prominentemente fuori posizione o muoversi in modo non coordinato rispetto all’altro lato del corpo.

6. Sensazione di “Scatto” o “Inceppamento”: Alcuni pazienti descrivono una sensazione di scatto o inceppamento nella spalla quando muovono il braccio, dovuta al movimento irregolare della scapola.

È importante notare che i sintomi della discinesia scapolare possono variare significativamente tra gli individui e possono essere influenzati da fattori come l’attività fisica, la postura e la presenza di condizioni concomitanti. Inoltre, non tutti i pazienti con discinesia scapolare esperiscono dolore o disagio evidente, rendendo talvolta la diagnosi un processo complesso che richiede una valutazione attenta da parte di specialisti.

Trattamento fisioterapico della discinesia scapolare

L’importanza del trattamento fisioterapico nella gestione della discinesia scapolo-toracica è stata al centro di molteplici studi e discussioni. Sebbene alcuni ricercatori abbiano messo in dubbio l’efficacia di interventi specifici sulla cinematica scapolare, vi è un crescente consenso sull’efficacia del trattamento fisioterapico, specialmente in termini di riduzione del dolore e miglioramento della funzionalità della spalla.

La fisioterapia, attraverso un programma di esercizi mirati al controllo motorio scapolare, ha dimostrato di portare a risultati significativi. I pazienti spesso sperimentano un notevole sollievo dal dolore e un miglioramento nella funzione della spalla. Anche se gli studi hanno riportato che tali interventi non producono sempre cambiamenti visibili nella posizione o nel movimento della scapola, l’impatto positivo su aspetti come il dolore e la funzionalità non può essere sottovalutato.

Inoltre, nella pratica clinica, l’utilizzo di test specifici per valutare l’influenza del movimento scapolare sulla condizione clinica del paziente è cruciale. Questi test possono rivelare come la modifica del sintomo sia influenzata dal movimento scapolare, sottolineando l’importanza di includere la scapola nel piano terapeutico. 

In sintesi, il trattamento fisioterapico gioca un ruolo fondamentale nella gestione della discinesia scapolo-toracica. Attraverso un approccio focalizzato e personalizzato, che include esercizi per il controllo motorio scapolare e valutazioni cliniche specifiche, i fisioterapisti possono apportare miglioramenti significativi nel dolore e nella funzione della spalla dei pazienti, enfatizzando il valore terapeutico di queste pratiche nel trattamento di questa condizione.

Conclusione

In conclusione, la discinesia scapolare rappresenta una sfida complessa sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. Caratterizzata da un movimento anomalo o disfunzionale della scapola, questa condizione può avere un impatto significativo sulla qualità di vita del paziente, portando a dolore, limitazione della mobilità e riduzione della forza della spalla. La varietà di cause sottostanti, che spaziano da fattori strutturali a neurologici, rende la discinesia scapolare un disturbo multifattoriale che richiede un approccio olistico per il suo trattamento (considerando però che questa condizione non è sempre sinonimo di patologia).

Nonostante le sfide nella standardizzazione di una “posizione normale” della scapola a riposo, la fisioterapia ha dimostrato di essere efficace nel gestire i sintomi, soprattutto nel ridurre il dolore e nel migliorare la funzionalità. Esercizi specifici per il controllo motorio scapolare e una valutazione clinica attenta sono fondamentali nel piano di trattamento. Tuttavia, è importante riconoscere che ogni paziente richiede un approccio personalizzato, considerando le caratteristiche individuali e i bisogni specifici.

In definitiva, la discinesia scapolare richiede una maggiore consapevolezza e comprensione sia da parte dei professionisti sanitari che dei pazienti. Con la giusta attenzione e un trattamento adeguato, i pazienti possono ottenere un significativo sollievo dai sintomi e migliorare la propria qualità di vita. La ricerca continua e l’evoluzione delle tecniche di trattamento giocheranno un ruolo cruciale nell’ottimizzazione delle cure per questa complessa condizione.

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Bibliografia