discopatia l3-l4

Discopatia L3 L4: Trattamento e tempi di recupero

La discopatia L3 L4 è un fenomeno degenerativo che colpisce il disco intervertebrale, situato tra le vertebre adiacenti. Vari termini come discopatia degenerativa, vertebre disidratate, riduzione dello spazio intersomatico, e degenerazione vacuolare del disco vengono utilizzati per descrivere questa condizione, indicando tutti lo stesso processo patologico.

Quando la discopatia interessa la regione lombare si parla di discopatia lombare; in caso interessi il collo o la parte centrale della schiena, si riferisce rispettivamente come discopatia cervicale o dorsale. Il termine discopatia vertebrale copre una gamma più ampia, riferendosi a qualsiasi livello di degenerazione lungo la colonna vertebrale.

I dischi spinali funzionano come ammortizzatori tra le vertebre e contengono un nucleo polposo gelatinoso circondato da un involucro, l’anello fibroso. Movimenti ripetitivi, posture prolungate, tipi specifici di lavoro o fattori congeniti possono provocare la degenerazione di questi dischi, portando a protrusioni discali o discopatie.

Un’informazione rilevante è che le discopatie tra la terza e quarta vertebra lombare (L3-L4) sono meno comuni rispetto a quelle a livelli più bassi come nella discopatia L4 L5 ed discopatia L5 S1. Questo dettaglio è fondamentale per comprendere meglio le differenti manifestazioni di discopatie lungo la colonna vertebrale.

Discopatia L3 L4: Quali tipologie abbiamo

Le diverse forme di discopatia degenenerativa si distinguono in diverse categorie, ognuna caratterizzata da specifiche proprietà e manifestazioni. Possiamo trovare una classificazione per grado suddivisibili in tre livelli (grado 1, grado 2 e grado 3) – sulla base dell’entità della discopatia stessa o dell’ampiezza delle protrusioni discali, troviamo una discopatia involutiva caratterizzata da cambiamenti legati all’età nel disco intervertebrale oppure

  1. Discopatia Presacrale: Questo tipo interessa la regione vicino al sacro.
  2. Discopatia Disidratativa: Si manifesta con una riduzione del contenuto idrico nel disco.
  3. Discopatia Artrosica: Associata a cambiamenti artrosici nel disco.
  4. Discopatia Vascolare: Questa forma implica alterazioni nei vasi sanguigni del disco.

È fondamentale non confondere la discopatia con le ernie discali. Mentre la discopatia implica una degenerazione progressiva, l’ernia del disco è caratterizzata da una rottura effettiva del disco, che provoca la fuoriuscita del suo contenuto e può portare a un contatto diretto con le radici nervose, causando dolore come la cervicobrachialgia nella zona cervicale o la sciatica nella zona lombare.

Riguardo alla durata dei sintomi, le discopatie possono essere suddivise in tre categorie temporali: acute (insorgenti in pochi giorni o settimane), subacute (manifestatesi da qualche settimana a qualche mese) e croniche (con sintomi che persistono per più di tre mesi).

Sebbene questa classificazione offra una panoramica utile, non fornisce dettagli clinici specifici o una descrizione approfondita dei sintomi. Interessante notare, per esempio, che mentre le discopatie artrosiche sono più comuni tra gli anziani, a causa dell’artrosi, e quelle di basso grado più frequenti nei giovani, i sintomi tra le diverse tipologie non mostrano differenze sostanziali, come verrà esplorato nei dettagli successivi.

Discopatia L3 L4: Sintomi

Quali sono i sintomi della discopatia?

Allo stesso modo delle altre condizioni che interessano la colonna vertebrale, la discopatia a livello L3-L4 può provocare disagio o rigidità nella regione lombare, come dolore lombare, indurimento del dorso o fastidio alla schiena dopo il risveglio. Posizionata più in alto sulla schiena, può causare sintomi non nella parte bassa vicino al bacino, ma piuttosto nella parte superiore vicino alla base delle costole.

Di norma, i sintomi di questa discopatia sono paragonabili a quelli di altre simili condizioni, con la posizione dei disturbi come principale distinzione (più in alto nel caso della discopatia tra la terza e quarta vertebra lombare).

D’altra parte, se la discopatia o la protrusione del disco degenera in un’ernia discale (anche se non è inevitabile), i sintomi associati all’area L3-L4 diventeranno notevolmente diversi da quelli legati alle discopatie L4-L5 e L5-S1. In particolare, se la radice nervosa L3 o L4 è coinvolta, il paziente avvertirà disagi localizzati nella parte anteriore del ginocchio, nella parte interna della coscia o lungo la zona che si estende fino all’interno della tibia e al piede.

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Esercizi per la discopatia L3 L4

Per la discopatia a livello L3-L4, gli esercizi più benefici sono quelli che potenziano la mobilità spinale e rafforzano i muscoli estensori della schiena, situati nella parte posteriore della colonna vertebrale. Queste patologie, diffuse anche tra chi non presenta sintomi dolorosi, sono spesso il risultato di una gestione muscolare non ottimale e di conseguente rigidità, a parte le cause congenite. Perciò, vengono consigliati esercizi per rafforzare la muscolatura della parte posteriore del torace, accompagnati da terapie manuali effettuate da fisioterapisti specializzati nell’area muscoloscheletrica. Queste terapie mirano a alleviare la tensione muscolare e ridurre la rigidità, facilitando l’esecuzione degli esercizi in modo più efficace e corretto. Il trattamento può durare dai 3 ai 6 mesi a seconda della gravità della degenerazione.

I pazienti dovrebbero iniziare questi esercizi sotto la guida di un fisioterapista nelle prime fasi del disturbo, per poi continuare autonomamente a casa. La terapia manuale serve a distendere i muscoli della schiena, rendendo gli esercizi più fluidi. Le varie tecniche che il fisioterapista potrebbe adottare includono la mobilizzazione articolare (movimenti passivi fatti dal terapista su un paziente rilassato), tecniche muscolari (metodi di rilassamento per diminuire la tensione nei muscoli posteriori della colonna) o manipolazioni vertebrali.

Conlusione

In conclusione, per affrontare efficacemente la discopatia L3-L4, l’approccio terapeutico dovrebbe concentrarsi su un programma di esercizi mirati, sotto la guida esperta di un fisioterapista. Questi esercizi, focalizzati sul miglioramento della mobilità spinale e sul rafforzamento dei muscoli estensori della schiena, sono fondamentali per contrastare i disturbi legati alla discopatia. L’integrazione della terapia manuale, attuata da professionisti specializzati, gioca un ruolo cruciale nell’alleviare la tensione muscolare e la rigidità, rendendo l’esecuzione degli esercizi più efficace.

È importante che il paziente inizi questi esercizi con l’assistenza di un fisioterapista per garantire che vengano eseguiti correttamente e in modo sicuro, soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento. Successivamente, il paziente può continuare a eseguire gli esercizi a domicilio, mantenendo una routine costante per ottenere i migliori risultati. Le tecniche di mobilizzazione articolare, rilassamento muscolare e manipolazioni vertebrali proposte dal fisioterapista complementano l’approccio fisico, offrendo un trattamento olistico e completo che affronta sia le cause che i sintomi della discopatia L3-L4.

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Bibliografia